Scelte e decisioni

Nella vita si fanno scelte
Nella vita si prendono decisioni
A volte le decisioni si scelgono
Altre volte le scelte decidono.
E.F.

In alcuni momenti chi sceglie può apparire egoista, individualista, centrato/a su di sé.
Chi decide può apparire come troppo determinato/a, direttivo/a, impositivo/a.

In altri momenti chi non sceglie può sembrare indifferente, insicuro /a.
Chi non decide incerto/a.

Nessuno però si ferma a riflettere sulle fatiche che possono essere provate per arrivare a scegliere, decidere soprattuto quando lo si deve fare per altri: le scelte le decisioni di un genitore, di un caregiver, di un coordinatore/coordinatrice, di un/una dirigente,…
La scelta più adeguata, migliore per un altro/a, per un gruppo, per tutelare qualcun altro/a che non sei tu, per garantire nuove opportunità,….

Si nota più spesso in colei/colui che sceglie, in colui/colei che decide l’aspetto di ingiustizia, di esercizio del potere su qualcun altro che inevitabilmente subisce la scelta, la decisione.

Prima di “giudicare”, dice un racconto dei nativi americani, mettiti nelle scarpe della persona che stai giudicando, perché non sai la motivazione che ha portato quella persona a quella scelta e a quella decisione…

Nella mia vita professionale mi trovo spesso a dovere “scegliere e decidere” non solo per me, ma anche per altri:
Un percorso di cura, di terapia condiviso, ma prima da me valutato…
Una serie di incontri, un gruppo da gestire, colleghi da ascoltare, ma anche, con il mio ruolo persone, progetti, idee da coordinare,….
Scelte e decisioni che spesso devono essere prese e fatte con “Oneri da prendere e Onori da dare…”.

Questo accade anche nella vita privata, nelle relazioni per me, per te, per tutti noi…

Mettiamoci quindi nelle scarpe degli altri, facciamo qualche passo e fermiamoci a cercare di comprendere anche il punto di vista di chi ha dovuto, in alcuni momenti, prendere decisioni e fare scelte che per noi sembrano forti e discutibili…

Forse non abbiamo provato le sue scarpe!

#BuoniGiorni

Elena

RICOMINCIARE

C’è ancora aria di vacanze, anche se i forti temporali hanno rinfrescato e in molte zone hanno fatto anche gravi danni, e ci fanno riflettere sulle forze della natura e sull’impermanenza: tutto finisce, tutto cambia,…

Dopo avere vissuto qualche giorno di pausa in natura, in spazi e luoghi piacevoli e per me importanti affettivamente ed emotivamente, ho proseguito la mia pausa estiva a casa tra letture, passeggiate e programmazione per RICOMINCIARE!

Il verbo RICOMINCIARE: cominciare daccapo, riprendere dopo una interruzione più o meno lunga, come si può leggere nel Vocabolario Treccani.

Anche se riflettendo quando ri-prendo le attività dopo una pausa, non è mai un ri-prendere, un ri-cominciare, ma è sempre un nuovo inizio: nuove idee o comunque idee che si sono modificate proprio con il tempo, io che ho fatto esperienza e non sono più quella di qualche mese fa (anche perchè durante l’estate anagraficamente sono diventata più grande di un anno!).

La programmazione per me non è solo fare un’agenda delle mie attività, consulenze, progetti, ma è anche creare, trovare nuove proposte, comprendere cosa potrebbe essere “buono” per chi abita e vive i miei spazi di lavoro, di attività.

Da un libro nasce un’idea, da un incontro nasce un progetto, da un’esperienza nasce un’attività.

Ed ecco mi sono trovata a scrivere e progettare la RI-PRESA delle attività di “Lo Spazio”, non che lo avessi mai lasciato!

Cliccando qui potrete leggere in modo organizzato il programma di Settembre e nel sito potrete trovare anche tutti gli approfondimenti, ma se volete continuare a leggere vi porto con me tra i miei pensieri e riflessioni di questi giorni appena passati…

Sogni di giorni d’estate

Mentre trascorrevo qualche giorno in mezzo alla natura in Francia, ho visitato Plum Village , centro di pratica di consapevolezza, creato dal maestro Zen Thich Nhat Hanh.

Emozionante: dapprima è venuta a trovarmi l’emozione della sorpresa, poi la gioia e infine molta calma. La giornata a Plum Village era molto calda, ma gli spazi e il silenzio erano calmanti e rinfrescanti. Presso il centro avevano appena terminato un ritiro per famiglie.

Ho passato il resto dei miei giorni tra gli affetti, la natura e leggendo libri che mi ero portata con me!

Tornata a casa ho iniziato a rielaborare: cosa lasciare andare e cosa tenere?

I giorni di pausa a casa si sono trasformati in momenti di elaborazione: idee per incontri di consapevolezza, nuovi progetti per l’anno di attività (corsi, incontri), nati dalle riflessioni delle esperienze e delle letture estive.

Mi piacerebbe accompagnare le persone alla pratica meditativa, che spesso acquisiamo da libri o da video online, ma avere uno spazio di pratica vero è diverso. Ho così pensato di iniziare settembre con questa proposta per creare l’inizio, l’ A-B-C. Per iniziare a scrivere si inizia dalle lettere dell’alfabeto!

Vorrei approfondire e stimolare chi già pratica con momenti di riflessione, di spunto e stimolo e chissà magari fare anche qualche giorno insieme in uno spazio diverso!

E poi c’è il corpo e lo spazio creativo della DanzaMovimentoTerapia: portare nel corpo e nel movimento la consapevolezza!

Questi i sogni di estate… che ho iniziato a concretizzare qui di seguito (vedi foto sotto), ma l’estate non è ancora terminata per cui avrò modo di sognare ancora!

E tu cosa sogni?

#Buonigiorni

Elena

Le mie riflessioni grazie a “Io Donna”

Grazie all’iniziativa di Io Donna, la rivista settimanale del Corriere della Sera, “La pandemia ci ha colto di sorpresa… invito alle lettrici”, mi sono presa un tempo di riflessione. Da un po’ di tempo riflettevo  su un argomento che mi sta molto a cuore e che fa parte della mia vita professionale. 

Dopo avere letto l’invito della redazione ho deciso di scrivere in merito alle Artiterapie, nello specifico alla DanzaMovimentoTerapia, metodologia che mi appartiene come strumento nella mia professione nella relazione di aiuto (sono un tecnico della riabilitazione psichiatrica). 

Quando la pandemia ci/mi ha colto di sorpresa ha portato alla luce un tema largamente trattato sotto gli aspetti psicologici, educativi, sociologici,…: il corpo, la corporeità: “Distanziamento fisico”, che mi piace un poco di più che “distanziamento sociale”, corpo come il “grande assente”… Quante volte abbiamo sentito queste parole; ma noi come lo abbiamo vissuto realmente, personalmente questo corpo, la nostra corporeità il nostro linguaggio non verbale, il nostro processo creativo? 

Lo yoga e la meditazione hanno avuto un grande successo in questi mesi (spero solo che non siano una moda passeggera, ma che diventino un’attitudine personale). Anche io pratico yoga, lo propongo ai mei clienti/pazienti, sono istruttrice di Mindfulness (ho un master in neuroscienze Mindfulness e pratiche contemplative, conseguito all’università di Pisa). 

Ci sono anche altre attività, pratiche, metodi che durante questa pandemia hanno permesso a molte persone, operatori, sanitari, professionisti di fronteggiare lo scoraggiamento, di coltivare resilienza, di sentire il corpo attraverso il processo creativo, con una modalità “occidentale” che dialoga con le “buone pratiche orientali”, ma che si apre a un linguaggio culturalmente più vicino a noi (sebbene con molte contraddizioni).  

Io vorrei condividere con tutti e tutte voi la mia modalità di rielaborazione corporea di questo periodo, modalità che ho portato in questi mesi professionalmente e, durante il lockdown volontariamente, agli altri, insieme alle altre attività che propongo con colleghi e per cui abbiamo ricevuto l’attenzione anche di Primum Vivere (https://primumvivere.secrp.com/article/20204161117-il-ben-essere-del-corpo-e-dello-spirito-un-bisogno-che-va-oltre-il-virus/), che ha ricevuto il mese scorso il Premio Assorel nella categoria Non Profit. 

Non vorrei dilungarmi su cosa siano le artiterapie metodologicamente, sulla formazione in queste metodologie (che spesso vengono erogate anche da artisti, che sono artisti, ma che non hanno una formazione per dare la valenza terapeutica all’arte in sè, senza nulla togliere al “potere terapeutico” intrinseco dell’arte), sulle finalità e sugli obiettivi nella cura, nella riabilitazione, nell’educazione e nella prevenzione come risorsa personale. 

Vorrei portarvi la mia esperienza: 

La DanzaMovimentoTerapia passa dal corpo. La situazione di pandemia ci ha portato spesso lontani dal corpo, spostandoci verso una mente piena di pensieri e innescando emozioni forti. Tornare al corpo per stare nel presente, tornare al corpo attraverso il processo creativo; la creatività ci rende liberi; “la creatività è un’intelligenza che si diverte” (diceva Einstein). 

Il processo creativo del movimento-danza ci radica nel presente attraverso una modalità di approccio che parla, a una donna, a un uomo del XXI, con un linguaggio attuale e vicino a noi. 

Pensare di entrare nel movimento creativo-espressivo attraverso uno schermo online o praticandola individualmente in uno spazio di casa,  potrebbe sembrare improbabile (più semplice meditare o fare pratica yoga da soli o online, forse!), ma non lo è stato. 

Attraverso l’attivazione da parte di un conduttore/conduttrice possiamo tornare alle sensazioni del corpo, trasformando i nostri gesti e movimenti in danza (#iorestoacasa incontri e momenti durante il lockdown https://youtube.com/playlist?list=PLvzhE-JJixDrmYzWg8yDBqjZ4N59XkZsN  

DanzaMovimentoTerapia https://youtube.com/playlist?list=PLvzhE-JJixDotdoz4DbyxdQq-So3j9Bao  ).

La danza non è solo quell’espressione artistica che siamo abituati a vedere come fruitori di spettacoli o fa fare come danzatori amatoriali o professionisti; la danza è quella modalità che l’essere umano ha di far uscire il proprio mondo interno/creativo attraverso il movimento. Questo è quello che mi ha aiutato a fronteggiare personalmente la pandemia, trasformare il non potere abbracciare e toccare le persone, sentire le mie emozioni creativamente passando dal corpo. 

Fare ri-trovare il corpo, non solo attraverso Asana o pratiche meditative, ma attraverso la percezione del corpo in sè, ri-sentendolo dando al corpo la sua tridimensionalità, ridonando il con-tatto personale e, attraverso il linguaggio simbolico, dare nuovamente il con-tatto del gruppo (grazie alle piattaforme per gli incontri online), tutto ciò mi ha dato la possibilità come professionista di aiutare gli altri a vivere la pandemia e le problematiche/fatiche  psico-emotive che essa ha generato, tutto ciò mi ha permesso di far trovare risposte diverse alla Pandemic Fatigue. 

Grazie Io Donna che parli di noi a noi! https://www.iodonna.it/benessere/salute-e-psicologia/2021/03/07/riequilibri-dartista/# 

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Screenshot scattato da Io Donna

Grazie a tutti coloro che vivono queste pratiche con me! 

#BuoniGiorni 

Elena Fossati 

Fatica…

Photo by Olya Kobruseva on Pexels.com

La fatica di ricominciare…

La Fatica di respirare…

La Fatica ad ascoltare…

La Fatica di un lavoro… (in latino Labor: lavoro, fatica!) 

E.F.

Pensiamo anche alla fatica psicologica e fisica chiamata con un termine inglese “Fatigue” che delinea da un punto di vista medico e sanitario la fatica fisica e psicologica legata a una patologia.

Tu hai una tua fatica, il tuo peso, il tuo sforzo?

Ieri ho ripreso la pratica di Mindfulness con un gruppo eterogeneo, con fatiche diverse, esperienze di vita diverse… 

Oggi rifletto sulla fatica: 

Nella pratica di Mindfulness e nella Meditazione, spesso emerge la fatica di stare con il proprio respiro, con tutti gli aspetti simbolici a cui rimanda… la fatica di stare concentrati, presenti … la fatica di osservare consapevolmente che arrivano pensieri, che ti portano via … e che magari fanno stare male! La fatica di accogliersi e comprendere che non c’è il miracolo, ma che tu sei il miracolo ed è faticoso accettarlo! 

Nelle attività fisiche la fatica di riprendere o iniziare consapevolmente sapendo che camminare, muoversi, danzare, correre sono uno sforzo: il dolore muscolare, le aspettative,… il giudizio! 

Photo by Ketut Subiyanto on Pexels.com

La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni.

(Pietro Mennea)

La fatica: quando qualcosa ci diventa faticoso, cosa significa per noi, per il nostro corpo- la nostra mente?  

Apprezziamo e consideriamo il ruolo di questa caratteristica dell’essere umano, che ci misura,… ci da il limite…? Oppure la allontaniamo da noi? E allontaniamo da noi tutto ciò che ci diventa faticoso? Difficile, pesante? Oppure non riusciamo a dosare la fatica?

Non bisogna lasciare che la fatica entri nel cuore. Può darsi che la fatica controlli il tuo corpo, ma fai del tuo cuore una cosa tua.

Haruki Murakami

Riflettiamo su questa parola e sul peso che essa ha, ma anche sulle sue opportunità! 

#BuoniGiorni 

Elena

Lo Spazio è fatto da coloro che lo abitano!

Il titolo esprime il significato di ciò è “Lo Spazio”, per me, da quando l’ho pensato e che ogni giorno cerco di fare vivere insieme a colleghi, a voi, alla mia famiglia! 

Qui di seguito parole, pensieri, immagini e riflessioni di noi, grazie a voi che mi avete aiutata, riflettendo e condividendo con me quando vi ho chiesto un consiglio nei giorni scorsi!

Grazie!

Cosa vorresti trovare a “Lo Spazio”?

Cosa vorresti fare a “Lo Spazio”?

Lascio a voi, in forma anonima, le parole, che custodirò e utilizzerò per cercare di realizzare e abitare “Lo Spazio” nei prossimi mesi con voi… 

Cosa vorrei trovare a Lo Spazio? Lo  Spazio innanzitutto per fermarmi ad ascoltare il mio respiro, per dare lo Spazio a me stessa magari con modalità anche meno organizzate visto che faccio fatica (da quando sono mamma!) ad organizzarmi con un corso fatto di date e orari prestabiliti…

Sono positiva, carica e piena di speranza. Quello che vorrei io è ritrovare allo Spazio esattamente quello abbiamo lasciato il mese scorso e che tanto ci era mancato.

Yoga …, e poi gli incontri di diversa durata di mindfulness, meditazione, con Te e le Altre

In sintesi: Lo Spazio= Un rifugio x la cura del corpo e dell’anima❤️

Con un sereno equilibrio, nonostante l’incertezza dei mesi futuri,….

 – Mindfulness all’aperto o online…

– yoga online

– camminate consapevoli per Bovisio Masciago/Limbiate

Ti ringrazio per le tue riflessioni e perché le condividi. Volevo rispondere alle tue due domande. Cosa vorrei trovare allo Spazio. In realtà quello che ho sempre trovato in questi anni: uno spazio in cui stare bene, in cui puoi esprimerti senza essere giudicata, un porto sicuro anche nei periodi più difficili. E la cosa bella è  che tutto ciò lo possiamo condividere con altre persone che frequentano lo spazio. Cosa mi piacerebbe fare allo Spazio. Continuare con la pratica di meditazione che mi piacerebbe magari associare allo yoga o altre pratiche in movimento ( meditazione camminata). Approfondire l’argomento. Continuare con le danze meditative. Grazie, buona serata e a presto 😘

Ciao Elena, leggo sempre con piacere quello che invii, hai sempre qualcosa di positivo da dire. Certo riguardo al periodo di incertezza che stiamo attraversando siamo tutti un po’ persi. Secondo me devi solo continuare così, sono sicura che sentiremo sempre la tua vicinanza. 

Buongiorno Elena!🐬

Rispondo alla tua richiesta di condivisione: se possibile/fattibile, mi piacerebbe provare l’esperienza delle campane tibetane e lezioni di yoga  all’aperto/parco.

Ciao Elena rispondo alle tue domande. 

Io non cambierei nulla allo spazio, adoro fare yoga … perché mi fa star bene …e lo spazio è il posto ideale dove lo voglio fare …..grazie Elena hai creato un paradiso 😍

Ciao Elena leggo ora con un po’ più di calma dei giorni lavorativi il messaggio delle tue riflessioni sulla ripresa e la domanda su cosa vorresti trovare allo Spazio (se non ho inteso male) ti rispondo anche se non sono una frequentatrice assidua ma sul futuro chissà…solo le mie modeste e piccole considerazioni…. già aver chiamato il luogo lo Spazio dà una grande sensazione di apertura e possibilità…avere uno spazio per esprimersi uno spazio in cui vivere e provare emozioni sensazioni proprie indipendenti dagli schemi esterni, avere uno spazio rispettoso e non giudicante per ascoltare ed essere ascoltati è una GRANDE opportunità/occasione potrei dire per continuare a rinascere…per trovare o ritrovare uno spazio dove potersi allenare alla bellezza (c è bellezza anche nei nostri casini interiori) del mio dentro e del mio fuori con gli altri, trovare suoni e timbri di voce che ti portano pace anche nel movimento, lo scoprire ogni volta che sei in un grande cammino grazie anche alle condivisioni di cuore con gli altri ( con la manifestazione di tutte le emozioni di che ci sono state donate gioia,rabbia,ecc) è veramente importante …in questo periodo ti direi io darei molto spazio al gioco danzato e al contatto fisico con la natura….ti ringrazio tanto di esserci ma oggi mi sentivo di dirti questo un forte abbraccio

Da Instagram
Una scala per… Foto di S.N. da Whatsapp

E ora ho molto materiale su cui riflettere, creare e poi condividere!

#BuoniGiorni 

Elena

Vacatio – Vacanza

Ieri una partecipante al ritiro Mindfulness, mentre ci salutavamo per la pausa estiva, ci faceva sorridere pensando al suono ambiguo di VACATIO (!), che avevo utilizzato per esprimere, con citazione latina (!!!) i propositi per questi giorni di pausa estiva. Eppure questo termine ci porta molto lontano… o forse molto in profondità ! 

Rifletto oggi:

Dal vocabolario Treccani: 

Vacatiovakàzzio› s. f., lat. – Vacazione, cioè vacanza, sospensione di qualche cosa, esenzione da qualche obbligo. In partic.: 1. Nel diritto romano, privilegio analogo all’immunità e consistente nell’esenzione dagli obblighi cui il civile o il militare sono, o possono essere, sottoposti. 2. Nel linguaggio giur., vacatio legis, il periodo di tempo che intercorre tra la pubblicazione di una legge sulla Gazzetta Ufficiale e la sua effettiva entrata in vigore, periodo che normalmente è di 15 giorni, ma può essere anche, se esplicitamente previsto dalla legge stessa, più breve o più lungo, oppure indeterminato (per es., quando l’entrata in vigore di una legge è condizionata dall’emanazione di un suo regolamento) o addirittura mancare del tutto (nel qual caso la legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione).

http://www.treccani.it/vocabolario/vacatio/

Da quando abbiamo avuto la possibilità di uscire di casa, riprendere a muoverci in luoghi diversi, anche fuori regione/nazione, le persone hanno iniziato ad andare via per i fine settimana, a volere uscire, andare lontano (nel possibile), ma hanno iniziato le vacanze? 

Certamente anche quest’anno alcuni/molti, non andranno in vacanza, nel senso lasciare la prima abitazione per trascorrere alcuni giorni presso strutture turistiche o luoghi “lontani”…  

Ma tutti mi auguro si prenderanno un po’ di VACANZA!

Vacanza, tratto da “una parola al giorno”: 

Va-càn-za

SIGNIFICATO Periodo di riposo; essere vacante, privo di titolare

ETIMOLOGIA dal latino: vacantia neutro plurale sostantivato di vacans, participio presente di vacare essere vuoto, libero.

La vacanza ci racconta all’orecchio un vuoto piacevolissimo, un vuoto che è libertà. Giorni vuoti dal lavoro, dallo studio, dai vari impegni quotidiani – in cui i ritmi possono rallentare, in cui si può dormire di più, fare quello che ci pare.

Purtroppo resta evidente la sua natura eccezionale, e anzi forse è un buon suggerimento: sarebbe meglio lavorare su tutti gli altri giorni ordinari affinché abbiano lo spazio per permetterci ciò che vogliamo, piuttosto che esiliarci ora nello svago ora nella frenesia.

Da ricordare che la vacanza riguarda anche ruoli e cariche, che si dicono appunto vacanti quando non ci sia nessuno che le ricopre.

Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/vacanza

https://unaparolaalgiorno.it/significato/vacanza

Questa settimana si chiuderanno le attività di gruppo presso “Lo Spazio” www.lospazio.org e poi sarà possibile solo mantenere gli incontri individuali, compatibilmente con le VACANZE dei professionisti, ma indicativamente tutti quanti ci concederemo una “VACANTIA”, un poco di vuoto… un vuoto sicuramente diverso da quello del periodo di Lockdown.

Mi sono ripromessa di meditare, riflettere, stare con il vuoto, che, appunto fa parte dei percorsi meditativi e di pratica contemplativa: meditare sulla vacuità!

Interessante nel buddhismo questa fondamentale verità su come “le cose sono realmente” che viene chiamata “vacuità” o shunyata, in sanscrito.” 

“Quanto più esci da te e ti vuoti di te

Tanto più Dio fluisce in te con la sua Divinità”

– A. Silesius

#BuoniGiorni

Elena

Riflessioni serali

Oggi una giornata tra MENTE-CERVELLO-CORPO-MEDITAZIONE-MINDFULNESS…

Partendo dalla meditazione quotidiana guidata dalla venerabile Tashi su CAUSA-EFFETTO… che mi ha fatto riflettere su quanto ci sia una costante relazione per il funzionamento di tutti i fenomeni …. 

Pensieri, parole e azioni positive che creano effetti positivi e portano alla felicità…

Proseguendo con l’ascolto della prima parte della Conferenza del Dalai Lama sulla “Preziosa Ghirlanda”, un intervento tradotto in italiano dall’Istituto Lama Tzong Khapa grazie a Fabrizio Pallotti, senior traduttore ILTK Manjusri Lotsawa/FPMT e traduttore italiano ufficiale di Sua Santità il Dalai Lama.

Una riflessione adatta a tutti buddhisti e non, dove Sua Santità ha parlato di scienze della mente, neuroscienze, ambiente, religione,… 

 Potete rivedere la conferenza collegandovi:

– Sito Ufficiale Sua Santità il Dalai Lama versione italiana

http://it.dalailama.com/live

– oppure attraverso il Canale YouTube Il Dalai Lama (italiano)

– Pagina Facebook Istituto Lama Tzong Khapa: https://www.facebook.com/iltkpomaia/ https://www.facebook.com/iltkpomaia/videos/1505590826495868/ 

– Pagina Facebook Dalai Lama Italiano

https://www.facebook.com/DalaiLamaItaliano/

Concludendo, nel pomeriggio, insieme alla collega Valentina l’ultimo appuntamento, online,  dei Seminari “MediTiAmo!? Meditazione e Mindfulness” dove abbiamo chiuso un cerchio.

Zen Circle

Abbiamo iniziato a febbraio introducendo la Mindfulness, tradizioni diverse, respiro, emozioni, riflessioni sulla percezione e abbiamo oggi concluso con: 

   …  la «MINDFULNESS» la «MEDITAZIONE»  possono  aiutare a ri-focalizzare noi stessi con attenzione consapevole!

Cit. Valentina

Ora vi lascio alle vostre riflessioni serali!

#Buonaserata 

Elena

Riflessioni serali

Un Sabato dedicato a un percorso che sto facendo per me sulla meditazione … Un sabato di letture e di giardinaggio (sono fortunata, ho un giardino)

Un sabato pomeriggio con un incontro di meditazione con un gruppo di persone che si è ritagliato uno spazio per stare nel silenzio e prendere consapevolezza della propria esperienza presente, portando a se stessi e agli altri luce…

Un sabato pomeriggio a casa!

Grazie

#BuonaNotte

Elena

Ci voleva un virus per…

Il 4 marzo è uscito il decreto sulle misure da tenere in questi giorni di emergenza sanitaria a causa del Coronavirus.  DPCM4/03/2020  http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM4MARZO2020.pdf  

Dopo avere scritto qualche giorno fa “il Virus della riflessione” :

Il Virus della Riflessione

Ora rifletto che vi voleva un virus per:

  • ricordarci che è buona cosa quando siamo influenzati, ammalati, fermarci e non frequentare persone che potremmo fare ammalare. Fino all’altra settimana ci mettevamo una supposta, o prendevamo una pasticca, o bevevamo uno sciroppo per togliere i sintomi e via… entrare nel FARE!!!! E soprattuto lo si faceva senza prescrizione medica!!!!!!!
  • renderci conto che sono importanti i contatti umani con le persone: una stretta di mano, un bacio, un contatto!
  • che ci si deve lavare le mani!!!!! Alla base dell’educazione igienica.
  • che bisogna soffiarsi il naso nel fazzoletto (che i bambini non sanno nemmeno cosa è e non sanno nemmeno soffiare il naso. Sapete è una delle attività che insegno maggiormente ai bambini!!!), starnutire e tossire con la mano davanti alla bocca!

Questa mattina ho ricevuto in dono questo pensiero antico:

Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c’è niente di terribile se non la nostra paura.
Seneca

Ci voleva un virus per farci capire che non siamo onnipotenti e che la nostra terra ci sta facendo capire che dobbiamo fermarci, guardare le nostre paure e tornare ad ESSERE!

#BuoniGiorni

Elena

Approfondimenti:

Secondo il decreto, riprenderanno, nel rispetto dei provvedimenti, le attività a “Lo Spazio”.
Vi aspetto consapevoli!